Dopo 1200 anni emerge dagli abissi la città di Thonis, e la leggenda non è più leggenda
Non bisogna mai dubitare delle leggende, perché da un momento all’altro possono riemergere reperti, perfino intere città, che ne confermano il fondamento storico. Che in pratica, non sono soltanto leggende.
La città egizia di Heracleion, meglio conosciuta come Thonis, si trovava accanto alla città di Alessandria ed era il luogo in cui Paride ed Elena si rifugiarono per fuggire da Menelao. Vi dimorò anche Ercole, l’Eracle dei Greci che secondo la mitologia dovette superare le 12 fatiche per espiare l’assassinio della sua famiglia, su indicazione dell’Oracolo di Delfi. Il nome Heracleion proveniva probabilmente da lui.
A Thonis si celebrava il Mito di Osiride, il Dio della Morte e dell’Oltretomba, e più tardi il culto di Amon, la principale Divinità Egizia accomunata a Ra, Dio del Sole. Era il principale porto egiziano per il commercio e la riscossione delle imposte.
Rimasta sepolta per più di 1200 anni nella baia di Abukir (Egitto), a circa 3 km dalla costa, Thonis/Heracleion – che anticamente si pensava fossero due città distinte – era il porto più importante d’Egitto e si trovava su una delle isole nel Delta del Nilo, dove si ergeva un enorme tempio dedicato a Khonsu (Eracle per i Greci), semidio figlio di Zeus, padre degli Dèi. La città affondò per via di qualche cataclisma, come terremoti o inondazioni, e le sue rovine furono avvistate per la prima volta nel 2000, da un archeologo francese che fece questa stupefacente scoperta.
Fu una leggenda che divenne realtà, perché prima di quel tempo se ne possedevano soltanto fonti letterarie e mitologiche, senza nulla di concreto sulla sua effettiva esistenza, quindi è un importante ritrovamento archeologico ma più di tutto storico. I reperti già portati alla luce sono stati esibiti al British Museum e sono un qualcosa di spettacolare.
Secondo l’archeologo francese Franck Goddio, responsabile della scoperta, abbiamo trovato soltanto il 5% delle città sottomarine, quindi là fuori, o là sotto, ci aspettano ancora innumerevoli cose da scoprire, da sapere sulla storia umana, che in definitiva ci viene anticipata dalle leggende. Il fatto che non le abbiamo mai viste non significa che non esistevano, infatti siamo troppo legati al cosiddetto “vedere per credere”, e molto spesso siamo noi a non voler vedere, e sapere la verità.
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