Appena nato, urla perché non vuole staccarsi dalla madre

L’istinto materno è una cosa meravigliosa, è un sentimento che trascende qualsiasi differenza tra un essere vivente e l’altro. Tutti lo hanno, uomini, animali, ed è una cosa che manda avanti il mondo, preserva il mondo e le sue creature.

Senza l’istinto materno, ogni nuova vita sarebbe in balia di se stessa, non sarebbe più protetta dalla sua diretta parte generatrice e perirebbe in un lampo. I predatori, vigili e affamati, ne farebbero razzie e, man mano, la vita stessa si estinguerebbe. Molto più importante della riproduzione, giacché non è questa a garantire la continuazione della specie, è l’amore incondizionato e preservante di una madre a consentire che essa non si estingua.

Anche in tema di neonati, che sono la cosa più bella del mondo per un Essere Umano, il quale vede materializzato il suo Amore con una creatura in carne ed ossa, un qualcosa di veramente divino, accadono a volte delle cose eccezionali, forse logicamente impossibili, ma davvero da meraviglia.

Meraviglioso è, infatti, questo bimbo appena nato che ha sentito il distacco dalla mamma, con il parto e, una volta nato, non vuole assolutamente separarsene. In braccio all’ostetrica, mentre la mamma è ancora distesa, priva di forze sul lettino della sala operatoria, questo neonato urla e si dispera perché non vuole essere portato via da lei.

Una scena stupefacente, che non ha nulla a che fare con la logica perché il neonato dimostra una consapevolezza che non è di certo della sua età, della sua condizione, eppure lui si rende conto, che quella è la sua mamma ed è come se in un certo senso si preoccupasse per lei, vedendola così stremata e inerte. Ha paura di perderla, e questo è seriamente toccante.

Allora, si può dire che il rapporto simbiotico e cosciente che si va a creare all’interno del grembo materno non è soltanto da parte della madre, ma in qualche modo anche il bambino lo sente, ne è cosciente, ha questo istinto innato di sopravvivenza che lo conduce a vedere anche se non vede, a pensare anche se non è ancora in grado di pensare.

Se ci pensiamo, questo atteggiamento lo hanno gli animali, i cuccioli appena nati, che già sanno senza sapere, una peculiarità, o qualità, che noi umani non abbiamo, ed è per questo che forse noi siamo più indifesi e fragili, più soggetti all’estinzione. Solo la parola ci salva.

★ Testi originali di Video&Magie ©, data 21 aprile 2016

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