Come nasce una Stella e il suo Amore Cosmico
Se un meteorite o un asteroide viaggiano per l’eternità, nello spazio infinito dell’Universo, una stella nasce e muore, proprio come noi, la stella è Viva. Soffre quando nasce, vive spericolatamente, ama intensamente e muore tra gli stenti, con un’autentica esplosione a dir poco accecante che fa tremare l’Universo, pari soltanto a quella del Big Bang.
Come noi, una stella può avere una compagna (è chiamato dalla Scienza “sistema binario” e comprende la maggior parte delle stelle), non viaggia quasi mai da sola e si muove in una continua danza di fuoco, vicinissima, l’una accanto all’altra, così tanto che è difficile distinguerle anche al telescopio. Talvolta si uniscono a tal punto fino a fondersi, fino a diventare un’unica stella: è l’amore cosmico. Anche le stelle dunque “amano”, salvo casi eccezionali, proprio come il nostro Sole, un tipo solitario, il single per eccellenza del nostro sistema planetario, il re senza la sua regina, sul suo imponente trono al centro del nostro universo.
La stella è un corpo celeste, una sfera luminosa che brilla nei cieli notturni, enorme, molto più grande dei pianeti, ed è costituita da gas incandescente che si addensa grazie alla forza di gravità che, di contro, nel corso della sua vita cercherà di annientarla, schiacciandola verso il centro per farla collassare. Una continua lotta per la sopravvivenza che finirà con il trionfo della gravità, lasciando soltanto un grosso e misterioso buco nero, senza più luce né energia, il vuoto assoluto.
La nascita di una stella parte da una nebulosa, che man mano si distribuisce in nubi più piccole che diventeranno tante piccole stelle: in sostanza la stella è una nube di polvere, elio e idrogeno che si addensano, cominciano a contrarsi e si scatena all’interno una vera e propria reazione nucleare. Quella che la tiene in vita ma che la porterà anche alla morte, quando avrà bruciato tutto il suo carburante.
Noi siamo come le stelle, o meglio, siamo figli delle stelle, perché è grazie a questa evoluzione stellare che vengono a crearsi gli atomi, di cui noi siamo composti, quegli elementi pesanti che vengono spazzati nell’Universo dopo l’esplosione di una stella, irrorandolo degli ingredienti della Vita. O, forse, è più indicato dire che siamo fatti di materia stellare, di stelle esistite miliardi di anni fa, le cosiddette “stelle di prima generazione”, grandi fino a 150 volte il nostro Sole. Sono le nostre antenate cosmiche.
Solo nella nostra galassia ci sono 400 miliardi di stelle, ma non sono le uniche né le prime e né tanto meno saranno le ultime. Ce ne sono di rosse, di gialle e di bianche, di brune, perfino di blu, ognuna con una sua dimensione, una vita e una sua morte, una propria personalità. Non c’è una stella uguale all’altra, così come non esiste un uomo simile all’altro.
Finora, nessuno scienziato è riuscito a vedere la nascita di una stella, visto e considerato che, prima di nascere, diciamo al suo stato embrionale (chiamato protostella), una stella dura milioni di anni, così come la sua vita, che può arrivare fino a 20 miliardi di anni. Nel 2006, invece, è stato possibile assistere alla morte di una stella, situata a 240 milioni di anni luce dalla Terra, la più grande esplosione mai vista da occhio umano, che ha dimostrato visivamente come nasce il ciclo della Vita.
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