Le Driadi secondo la Tradizione ★ Le Fate protettrici dei boschi

Fate o Ninfe dei Boschi, le Driadi hanno enormi e luminosissimi occhi dal colore del bosco e della Terra, e i loro abiti sono costituiti da foglie, erba o semplice muschio: sono abiti fatati intessuti con un filo magico il cui colore è perfettamente uguale a quello delle foglie o del tronco d’un albero. Esso permette loro di confondersi con la Natura e, siccome queste Fate dimorano negli alberi e sono di carattere assai riservato e schivo, finiscono con l’essere praticamente invisibili all’occhio umano.

Bellissime fanciulle ed estremamente intelligenti, ma anche timide e misteriose, non sono violente ma selvagge, tipica indole dell’ambiente da cui provengono. La loro pelle è simile alla corteccia d’un albero o comunque alla consistenza del legno, e i loro capelli, che ricordano folti grappoli di foglie, cambiano colore a seconda della stagione. Esse conoscono una segreta Magia, che consente loro di trasformare le foglie degli alberi in oro puro. Ecco perché, durante la stagione autunnale, al tramonto, le chiome di certi alberi risplendono d’un colore oro zecchino.

Le Driadi vivono nei boschi e nelle foreste e ne incarnano la forza e il rigoglio vegetativo. La dimora preferita dalla Driade è l’albero, solitamente un noce o una quercia, e la sua vita è legata ad esso: se un albero soffre o muore, anche la Fata che vi abita soffrirà o morirà. Infatti, si dice che la loro vita sia simbioticamente legata a quella dell’albero su cui dimorano e di cui sono custodi. Difendono gli alberi a spada tratta, da chiunque intenda danneggiarli o distruggerli, tanto da arrivare al punto di richiedere aiuto ai cavalieri di passaggio nei boschi, per fermare i taglialegna che minacciano insensibilmente la loro foresta.

Quando i boschi diventano scuri e silenziosi, le Driadi discendono dalle loro dimore arboree per riunirsi in ampie radure illuminate dai raggi della Luna e, con dolce letizia, celate da sguardi profani e curiosi, si dice che danzino e che i loro piedi nudi sfiorino appena i prati d’erba e di muschi. Le loro danze sono talvolta dolci e a volte sfrenate e durano fino alle prime luci dell’alba quando, nel timore di essere viste, si affrettano a raggiungere i loro rifugi, i loro amatissimi alberi: non fanno corpo con essi, le Driadi possono muoversi in piena libertà, danzare ed unirsi anche con semplici mortali.

Le leggende narrano perfino di Driadi che si sono innamorate di qualche Umano, lo hanno affascinato con le loro malie e spesso fatto prigioniero. Però non fanno alcun male agli Esseri Umani, sono soltanto delle giocherellone e si divertono con grazia a provocare miraggi. Se ad un Umano capitasse di addormentarsi in un bosco, quasi certamente egli farà vividi sogni, anche premonitori, ispirati dalle Driadi…

★ Testi originali di Video&Magie ©, data 11 gennaio 2017

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