SUONO delle CAMPANE TIBETANE ★ Potenziamento DNA e Guarigione dai Mali

Detto anche “massaggio sonoro”, il suono (frequenza sonora) delle campane tibetane riproduce il lemma “OM” (om shanti = pace infinita), che viene pronunciato in seduta di meditazione. Le campane tibetane sono composte da una lega di 7 metalli, corrispondenti ai 7 pianeti del Sistema Solare, che nella loro vibrazione armonizzano il Corpo e lo Spirito.

La campane tibetane sono un ponte tra la Terra e le Stelle, anche grazie alla corrispondenza di questi 7 pianeti, e rappresentano uno strumento di contatto tra l’Umano e il Divino. Infatti, esiste una corrispondenza anche con i 7 Chakra principali. In Italia è una tecnica giunta di recente, diffusasi dall’Oriente, ha preso inizialmente piede negli Stati Uniti, per poi arrivare anche in Europa.

Se ascoltate tutti i giorni, esse portano ad una graduale guarigione di ogni genere, ma ovviamente sono da ascoltare in fase di rilassamento psicofisico, evitando rumori particolarmente invasivi ed influenze esterne, pertanto si consiglia l’ascolto con cuffie o auricolari. Inizialmente potrebbero generare un certo fastidio, essendo peraltro un suono monotono e di un profondo echeggiante, ma ciò è dovuto al fatto che tali frequenze sonore incontrano varie resistenze all’interno di noi stessi, il più delle volte chiusi a causa dell’Ego, il quale rifiuta a priori ogni tipo di cambiamento mentale, ritenendolo generalmente pericoloso.

Eppure, il suono prodotto dalle campane tibetane porta dei benefici non indifferenti, anche a livello fisico, come per lo stress, la qualità del sonno e il funzionamento del metabolismo cellulare, potenzia il DNA, ricarica le energie e guarisce la maggior parte delle patologie, anche gravi. Per quanto riguarda il benessere psichico, esse portano consapevolezza, stabilizzazione emotiva, purificazione, armonia ed evoluzione spirituale, rimuovono i blocchi energetici e mentali e riducono ogni sorta di somatizzazione, la quale può essere fonte di malattie gravi ed invece viene spesso sottovalutata.

Una seduta di ascolto non dovrebbe durare meno di 10 minuti, meglio se ripetuta durante la giornata, ovviamente in momenti in cui non si è pressati o incalzati da qualcosa o qualcuno, un appuntamento incombente o cose similari. Perciò, la sera sarebbe l’ideale, quando la mente è completamente libera da impegni e pensieri, o il primo pomeriggio dopo pranzo. Ognuno saprà valutare quale sia il momento adatto.

★ Testi originali di Video&Magie ©, data 18 maggio 2017

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