Bagnetto dello Sphynx, il gatto senza pelo ★ La Sfinge dei felini
Sicuramente il gatto più particolare del mondo, lo Sphynx è un gatto nudo, senza nemmeno un pelo che ne formi il manto. Il suo nome, Sphynx, deriva dal termine anglosassone sphinx, che tradotto vuol dire “sfinge”.
Lo Sphynx è un gatto dolcissimo, estremamente socievole, allegro e nient’affatto competitivo, ed accetta chiunque nel proprio territorio, al contrario dei gatti europei che creano subito baruffa, se qualche intruso mina la loro “autorità”. Si integra perfettamente nel nucleo familiare come se ne fosse un componente, ma soffre facilmente la solitudine, quindi se desiderate adottarne uno sappiate che dev’essere seguito, coccolato e curato, proprio come se fosse un bambino. Una particolarità, è che questi gatti amano tantissimo farsi il bagnetto, a differenza di ogni altro felino.
Lo Sphynx non rientra in una razza naturale, dato che come il Gatto Persiano è il risultato di uno specifico lavoro di ingegneria genetica animale, laddove attraverso un variegato incrocio di razze viene a crearsi una vera e propria razza a sé stante, che poi riviene incrociata all’interno per ottenere diverse varianti, più di tutto per il colore e la lunghezza del manto. Del Persiano ad esempio, che è generalmente a pelo lungo, abbiamo la razza Extotic, che praticamente sarebbe un Persiano a pelo corto, denominato solitamente short hair, che significa pelo corto appunto.
La razza dello Sphynx è nata negli anni ’70 in Canada, quando si riuscì a reperire due cuccioli randagi che furono raccolti da un’anima pia per evitare che morissero dal freddo, poiché l’assenza di pelo non consente loro di sopravvivere all’aperto durante i mesi invernali. Oltre alla mancanza di pelo, questi gattini avevano occhi ed orecchie molto grandi, una testa allungata e piedini ovali, coda sottile e una rugosità prominente alla pelle. Così, dal loro incrocio controllato si è potuto dare origine alla razza con le caratteristiche dello Sphynx moderno.
Nei secoli, anche in tempi più antichi, questo particolare esemplare molto raro nasceva completamente spelato per via di una mutazione genetica naturale, a causa di un gene recessivo che inibiva la crescita del pelo. L’unica documentazione che si ha di questi gatti risale ai primi del ‘900, quando una famiglia del New Messico adottò una coppia di esemplari presso una popolazione indigena di indiani che avevano dato vita a questa stirpe.
Il lato funzionale di questi gatti non è superficiale, meramente estetico, perché di fondo è un animale che può essere adottato da persone che adorano i gatti, ma che purtroppo sono allergici al pelo e dunque devono tristemente rinunciare. Il manto infatti presenta soltanto qualche accenno di peluria, del tutto impercettibile e di sicuro viene evitata la perdita del pelo nei ricambi di stagione, così da avere anche un beneficio per quel che concerne la pulizia degli ambienti.
Tuttavia la loro pelle è abbastanza delicata, dev’essere detersa frequentemente con salviettine e, durante l’esposizione al sole necessitano di una crema solare, dato che sono più soggetti a scottature. Non hanno ciglia e con i bulbi oculari più grandi hanno una lacrimazione anche maggiore di un Gatto Persiano, pertanto gli occhi sono da ripulire spesso con un po’ di ovatta ed acqua tiepida, una soluzione fisiologia o ancora meglio con l’acqua borica, un liquido antisettico e disinfettante che usano comunemente anche le persone, per risciacqui agli occhi.
Come le altre razze, lo Sphynx presenta qualche variante, le cosiddette sottorazze, che si classificano in base alla pelle, o più precisamente al tatto: Rubber, la cui pelle ha un tipico effetto gomma, ovvero antiscivolo; Peach, che presenta una morbidezza tipica della pesca, e Wax, che quando viene accarezzato sembra come se fosse cera. La sua pelle è anche il suo tallone d’Achille, ma per il resto è un gatto di costituzione sana e robusta, più resistente di un gatto Persiano.
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