Come risolvere il Cubo di Rubik con soltanto due mosse
Rompicapo mitico, sicuramente leggendario è il Cubo di Rubik, il cosiddetto Cubo Magico che in molti saranno ancora impegnati a risolvere, dopo anni e anni di faticosi tentativi. Le combinazioni, infatti, sono 43 miliardi di miliardi, insomma non basterebbe una vita intera se non si ricorre a qualche schema, o trucco, per risolverlo.
Come tutti ben sapranno, il gioco consiste nel mischiare le facce colorate e poi ricomporle, tutte con lo stesso colore, muovendo i vari strati, e quindi i quadrati, in orizzontale e in verticale, attraverso varie combinazioni che dovrebbero riportare ai 6 colori originali per ogni faccia. Il numero massimo di mosse essenziali per risolverlo, secondo alcuni test non dovrebbe superare la quantità di venti mosse.
Schemi e risoluzioni sono stati mostrati su larga scala, ma sono comunque piuttosto complicati e ci si può perdere: il più famoso sarebbe il “metodo a strati”, però consiste in incroci particolari e si può tranquillamente perdere il filo, essendo il cubo studiato appositamente per questo, per confondere l’occhio e dunque la mente, con i suoi colori e le sue facce (ha in tutto 54 quadrati su 6 facce e quindi 6 colori differenti).
In realtà, è semplicissimo perché basterebbero soltanto due mosse, una in verticale ed una in orizzontale, eseguite a ripetizione e il cubo sarà risolto in meno di un minuto. Lo crederete possibile? Certo che con tutti i tentativi, le spremiture mentali e le stizze vissute per risolverlo ci sembrerebbe una cosa impossibile, o comunque stupefacente perché il venire a scoprire che c’è una chiave, e a dir poco elementare per risolverlo non convincerebbe, viste le ore ed ore trascorse su quelle facce colorate a tal punto che più e più volte ci sarà capitato di esclamare: «È letteralmente impossibile!»
Parliamo ad ogni modo della versione classica, ovvero la 3x3x3, perché in seguito sono state create altre varianti, una più piccola che ha due quadrati anziché tre su ciascuno strato di una faccia, fino ad arrivare a 17 quadrati, che però non rientra nelle versioni ufficiali.
Il Cubo di Rubik è, ad oggi, il gioco che è stato più venduto al mondo. Inventato da un professore di architettura ungherese nel 1974, Ernő Rubik, non si sarebbe mai previsto che riscuotesse un tale successo, avendo comunque una base di risoluzione piuttosto elementare, ovviamente testata al momento della creazione del gioco. Ma si sa, gli uomini talvolta giungono a complicarsi da soli la vita, cercando strade sempre più difficili, infattibili, non pensando che la semplicità è alla base di tutto, che basta liberarsi un attimino la mente senza rendere la soluzione così difficile, in pratica per quello che non è.
Questo, in effetti, potrebbe riguardare un po’ tutto, tutte le situazioni vitali abbastanza difficili che ci si presentano, poiché nella maggior parte dei casi i problemi hanno una soluzione piuttosto semplice, e la troviamo unicamente quando la nostra mente è sgombra e tranquilla, senza autotartassarsi, laddove la soluzione talvolta si presenta da sola, come una specie di illuminazione.
Allora magari un semplice gioco può trasformarsi in un prezioso insegnamento, quegli insegnamenti che solitamente sono nascosti in cose apparentemente scontate, delle banalità o addirittura delle sciocchezze, e che in fondo possono aiutarci nei momenti critici. Si ha sempre da imparare, e la risposta la possiamo molto spesso trovare dietro l’angolo, sotto i nostri occhi, sotto un semplicissimo cubo magico…
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 3 dicembre 2015 ★