Equinozio d’Autunno, il Rituale della Festa di Mabon
★ Inizio Autunno ★
Come l’Equinozio di Primavera, anche l’Autunno non cade mai lo stesso giorno tutti gli anni, varia dal 22 al 23 settembre, a seconda della posizione della Terra nella sua orbita. Questo avviene perché un anno solare non è esattamente di 365 giorni, bensì ha 6 ore in più, pertanto anche Equinozi e Solstizi ritardano ogni anno di 6 ore, che verranno poi recuperate ogni 4 anni, nell’anno bisestile.
Nel 2016 l’Equinozio d’Autunno è stato il 22 settembre, così come nel 2017, mentre nel 2018 cade il 23 settembre, e nel 2019 e 2020 sarà il 22 settembre. Peraltro, l’Autunno non parte automaticamente dalla mezzanotte, ha sempre un orario ben preciso, proprio in virtù del fatto che l’anno è composto da 365 giorni e 6 ore. Più precisamente, è di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi.
L’Equinozio d’Autunno simboleggia il passaggio intermedio tra Luce e Oscurità, che si completerà con il Solstizio d’Inverno. È il momento in cui si conclude il ciclo produttivo, i raccolti sono stati esauditi e il Sole ritornerà ad essere il seme che verrà fecondato dalla Dea Madre. La forza del Sole comincia a perdere d’intensità, i giorni diventano man mano più brevi e la Madre Terra si riposa, in attesa del ritorno del suo sposo che sta varcando le soglie dell’Aldilà. L’Autunno è il periodo d’incubazione in cui il Dio diventa seme, e il Dio Sole viene chiamato Mabon, il grande figlio.
Mabon è la prima festa sabbatica che celebra l’Oscurità e si festeggia il 21 settembre, come ingresso dell’Equinozio d’Autunno, pur non coincidendo con l’Autunno astronomico che, come sopraindicato, non ha una data fissa annuale. In questo periodo il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottiglia, diventando penetrabile nella festa successiva, Samhain, da noi comunemente conosciuta come la festa di Halloween.
Durante la notte di Mabon, quando giorno e notte hanno la stessa durata, i Celti celebravano equilibrio ed armonia tra spirito e materia, rendevano onore allo Spirito e alle divinità, ringraziando gli Dèi per i doni ricevuti dalla Terra e per propiziare il rinnovarsi dell’abbondanza. Anche nelle moderne celebrazioni sabbatiche si ripetono queste tradizioni, associando ai rituali per Mabon le pratiche meditative, proprio per nutrire lo Spirito e ripristinare l’equilibrio nella propria vita.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 21 settembre 2017 ★