Isola di Hy Brazil: un portale per un altro mondo? ★ L’altra Atlantide
Hy Brazil (o Brasil) è un’isola ancor più misteriosa di Atlantide, anche se la sua esistenza è documentata ed è stata più volte presente sulle carte geografiche fino al 1872, anno in cui fu avvistata per l’ultima volta. Dopo tale data non è più apparsa in alcune mappe, dato che la sua posizione non poté più essere verificata.
Isola fantasma, quei pochi che ebbero il privilegio di visitarla ne parlarono come di una Terra Promessa, un piccolo mondo paradisiaco e alcuni addirittura ne dissero magie, dandole l’attributo di Fairyland, ovvero il Regno delle Fate. Hy Brazil è stata chiamata con molti nomi, ma quello ufficiale, e peraltro l’ultimo, è proprio questo, che deriverebbe da varie etimologie.
Secondo alcune fonti il nome le è stato dato dai Portoghesi, quando ne esportavano il legname disboscando le foreste di alberi di pernambuco (che ricoprivano anche le coste del Brasile), chiamati pau-brazil, per via della loro consistenza rossa come tizzoni. Secondo altre fonti invece, più folkloristiche, il nome dell’isola deriva dall’antica parola irlandese breasal, che significherebbe “L’Alto Re del Mondo”.
Secondo la leggenda, Hy Brasil appare solo una volta ogni sette anni. Presumibilmente è avvolta da una fitta nebbia o coperta dal mare, ben nascosta, come una sorta di Isola di Avalon, quindi difficilmente individuabile.
Quest’isola compare la prima volta nel 1325, grazie al cartografo genovese Dalorto, che la collocò nell’Oceano Atlantico, al largo della costa occidentale dell’Irlanda e vi restò fino al 1595. Hy Brasil appare in realtà su diverse mappe ancora più vecchie, poiché a causa della mancanza di tecnologia nel passato, l’isola fu disegnata in molti punti diversi. Su alcune mappe del XV secolo, infatti, compare nelle Isole delle Azzorre.
Eppure, gli esploratori hanno sempre trovato qualcosa, facendo costantemente riferimento a queste mappe. Nel 1674, il capitano John Nisbet sostenne di aver visto l’isola durante il suo viaggio dalla Francia all’Irlanda. Il suo racconto fu però bizzarro, giacché il capitano disse che gli abitanti dell’isola erano dei grandi conigli neri, e vi abitava un Mago misterioso che viveva in un enorme castello in pietra completamente da solo. Altri avventurieri hanno invece rilevato una cultura altamente avanzata, che utilizzava una strana forma di musica per spostare oggetti di grandi dimensioni, case con i tetti d’oro e cupole in tutta l’isola.
Il mistero di Hy Brazil è ancora aperto, perché pare che le sue coordinate appaiano in antichi siti come le Piramidi di Giza, e sembra che nel famoso “Rendleshem Forest Incident”, un insieme di avvistamenti extraterrestri avvenuti nel Regno Unito intorno al 1980, sia stato recuperato un codice binario dal sergente Jim Penniston, che è stato tradotto e contenuto in 16 pagine. Il titolo del codice si tradurrebbe in “Esplorazione dell’Umanità 666 8100”, ed elenca le coordinate di un’isola, le stesse che venivano attribuite ad Hy Brazil, e ne indica l’origine nell’anno 8100, deducibilmente avanti Cristo.
Insomma durante la storia è un avvistamento che si è più volte ripetuto, e sembra strano, nell’epoca odierna che con gli strumenti avanzati in possesso dell’uomo non sia stata mai individuata, ecco perché viene generalmente ritenuta una leggenda metropolitana, anche se i più dicono che l’isola sia diventata, o sia sempre stata, un portale per un altro mondo, probabilmente alieno. Quindi può darsi che sia ancor meno visibile dei secoli scorsi proprio in base al fatto che ora è più facilmente individuabile, grazie alla tecnologia di cui dispone l’Umanità.
Base aliena, mondo magico o portale interdimensionale… Hy Brazil deve restare segreta, senza che gli uomini possano metterci sopra le mani. Ma questo fondamentalmente non è da considerarsi un male, perché non è sicuro che l’uomo ne farebbe buon uso, o se ancora peggio la riterrebbe un pericolo, dando il via dunque ad una guerra in nome della pace che pace non è… La paura, purtroppo, combina grossi guai.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 2 dicembre 2015 ★