La fedeltà si misura con le dita ★ Guarda la mano e saprai chi tradisce
Non lo dice una persona qualunque, bensì un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford, che ha concluso che esistono due tipi di persone: una potenzialmente fedele e un’altra no, una che è incline a ricercare rapporti amorosi a lungo termine, ed un’altra che invece è più propensa a non impegnarsi, preferendo brevi relazioni. Secondo questi studi, si può sapere se il nostro partner è fedele leggendogli semplicemente la mano.
In base a questa nuova curiosa scoperta, si attesta che l’altezza dell’anulare più o meno superiore all’indice possa determinare se una persona abbia la tendenza alla fedeltà e dunque alla monogamia, oppure se sia più portata a vivere rapporti liberi, in sostanza ad essere generalmente infedele.
Quindi, se avete qualche dubbio talvolta, anziché porre la classica domanda: «Dove sei stato?», sarà sufficiente dare un’occhiatina alla sua mano ed avrete immediatamente la risposta, non nel caso specifico ma di sicuro non potrete tanto fidarvi delle sue parole, se la fisionomia delle dita non è convincente, così da rendere poco convincente anche il pretesto che accamperà. La mano incriminata è la destra, quindi aguzzate la vista e preparatevi alla vera risposta.
Lo studio è stato effettuato su oltre 1000 persone, e dimostra che se l’anulare torreggia sull’indice, il detentore di quella mano ama in particolar modo spassarsela a destra e a manca, cosa che tuttavia si è determinata nel grembo materno, in base alla quantità di ormoni che si è sviluppata nel feto. La cosa vale tanto per gli uomini quanto per le donne (anche se è più ricorrente nella mano maschile), secondo i campioni umani analizzati che hanno confermato la singolare teoria: chi ha l’anulare traditore, è traditore lui stesso. E non è tutto, perché sembrerebbe che le dita particolarmente affusolate siano rivelatrici di brevi amori e sembra quasi un detto: dito lungo amore corto.
Al contrario, più l’anulare è corto e più la persona ha un’indole fedele, e al contempo è più propensa ad instaurare una relazione duratura, senza troppi grilli per la testa. Ovviamente queste caratteristiche fisiche sono state comparate al comportamento delle persone prese in esame, tramite un controllo incrociato con le loro abitudini all’interno della coppia, laddove si è potuto certificare che le due cose corrispondono.
Tuttavia, come ogni regola anche questa ha le sue eccezioni, in quanto non bisogna solamente considerare il fattore congenito, ma innanzitutto l’ambiente in cui vive l’individuo, pertanto l’educazione, la mentalità e i valori dello stesso, perché va bene essere tendenzialmente infedeli (il che è indipendente dalla nostra volontà), cosa che magari si può risolvere in un’unica scappatella che non fa di certo il peccatore, ma esistono anche la volontà e la determinazione, l’autocontrollo e la capacità di essere onesti in qualunque situazione. Noi di fondo siamo esseri pensanti e non costituiti di mero istinto, perciò non sarà da prendere come regola divina, quanto piuttosto come un indizio, se già dubitiamo di quella persona e non la conosciamo abbastanza.
In conclusione, se abbiamo bisogno di qualche elemento in più, non essendo in grado di affidarci ai fatti che non sono ancora del tutto chiari, come la persona in oggetto, possiamo utilizzare due fattori alternativi: la mano e l’intuizione. Sempre con beneficio d’inventario.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 18 giugno 2016 ★