La Legge di Attrazione citata da Gesù nel Vangelo
A prescindere dalla religione che lo eleva a mito, Gesù è un personaggio storico realmente esistito. Egli aveva sempre un cuore aperto ma all’occorrenza sapeva anche essere duro, fermo, e soprattutto era al disopra dei giudizi. Quello che lo caratterizzava era l’amore, sempre e comunque, e la sua visione della perfezione della vita.
Gesù, tra l’altro, era una persona estremamente simpatica, riprendeva bonariamente i suoi apostoli e li faceva molto spesso ridere, per le loro varie mancanze. Il suo cuore era centrato e vedeva le persone com’erano, aiutandole con questo sistema a rimuoverne i blocchi, sempre con il sorriso e l’amore. Misericordia e forza spirituale erano il perfetto sodalizio che davano potenza e magia al suo Essere.
Un concetto importante che Gesù espresse, è che non bisogna affannarsi per il domani, in quanto il domani avrà già i suoi affanni: a ciascun giorno, basta la sua pena. E qui già ritroviamo il principio del qui-e-ora, del preoccuparsi del presente e di cosa stiamo facendo oggi. Bisogna vivere alla giornata e crescere giorno per giorno, senza pensare al passato (che è ormai passato) e al futuro (che deve ancora arrivare).
Nello stesso Vangelo (Luca), è citata questa frase di Gesù: A chi ha, sarà dato e vivrà nell’abbondanza. A chi non ha, sarà tolto anche quel poco che ha. Questa frase racchiude il principio della Legge di Attrazione, tuttavia non si tratta di un Karma punitivo né di una legge morale, bensì di una legge fisica che lo stesso Gesù conosceva ed insegnava ai suoi discepoli.
Secondo lui, chi si sentiva povero, disgraziato e sofferente, peggiorava ancor di più la sua situazione, giorno dopo giorno, proprio perché attirava a sé le sventure. “Si sentiva” è la parola chiave, poiché egli non si riferiva agli averi e alla materialità di quello che si possiede: la ricchezza, o abbondanza, è un’emozione superiore, uno stato interiore.
Gesù diceva che se un individuo si sentiva ricco, attirava sempre più ricchezza, poiché spirito e materia vanno di pari passo. Il mito che Gesù fosse povero, infatti, è stato costruito successivamente, per determinati scopi (soprattutto economici), quando s’imponeva di disprezzare il denaro perché era materia del Diavolo, una realtà che tuttora esiste per far diventare i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Ecco perché solitamente si dice l’acqua va sempre al mare, un detto che dimostra come la ricchezza sia privilegio dei ricchi.
Per Gesù la povertà non era un valore, perché se egli non viveva tra agi e lusso, era semplicemente perché si sentiva ricco, e a modo suo lo era. La povertà non è affatto un valore, è un cancro terminale, ed è un cancro che divora peggio di quello vero, visto che la malattia in sé ha una fine, che coincide con la morte, mentre la povertà è impossibile da debellare. Sempre se non si cambia atteggiamento mentale, in pratica se non si trova la cura: e quella, la dà la Legge di Attrazione.
Affidarsi alla Legge di Attrazione per ottenere denaro non è come esprimere un desiderio ma non è neanche difficile: è sufficiente sentirsi ricchi dentro e liberarsi dal senso di colpa, provare ricchezza e prosperità come emozioni superiori (anche aiutandosi con delle preghiere e dei mantra), così da irradiare vibrazioni che attirano situazioni che vanno a confermare quella ricchezza sentita. Se ad esempio al mattino ringraziamo per qualcosa che abbiamo, durante la giornata si manifesteranno sicuramente eventi che andranno a giustificare quel ringraziamento: è una legge fisica, niente altro.
Basta dire grazie, semplicemente grazie, ma quasi nessuno lo fa, al contrario la maggior parte della gente si lamenta e si alza già con la luna storta, recriminando e sentendosi frustrata per quello che non riesce ad avere, o per di più ritenendo il denaro sporco e peccaminoso, cosa che lo allontana irrimediabilmente. Dire grazie è provare un’emozione superiore, ed è da qui che nasce la ricchezza materiale.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 9 marzo 2017 ★