Svelato il Mistero delle Linee di Nazca
★ Misteri delle Linee di Nazca ★
In Perù, nel deserto più arido del mondo, soltanto negli anni ’20 del secolo scorso sono stati individuati diversi geoglifi tracciati sulla Piana di Nazca, dalle forme a spirale e geometriche, che prevalentemente ritraggono sagome zoomorfe, ovvero riproducono animali che, secondo gli studiosi, erano sacri ai Nazca. Forme gigantesche e sorprendentemente simmetriche per la tecnologia dell’epoca, linee perfettamente rette che si possono osservare soltanto dall’alto, alcune forme raggiungono 275 metri di lunghezza, ancora immutate nonostante il passaggio dei secoli: ben 13.000 linee che intersecandosi formano all’incirca 800 disegni, snodandosi per un centinaio di chilometri sull’altopiano peruviano.
Le teorie che si sono sviluppate intorno a questo mistero sono di varia natura, dall’utilità pratica di quei popoli fino alle teorie ufologiche, la convinzione che fossero dei messaggi per gli Dèi che scendevano dal cielo, su quei territori che diventavano per essi come degli aeroporti per atterrare sul nostro pianeta, dato che i disegni risultavano invisibili agli occhi di chi li aveva creati. Da qui, si è poi pensato che si trattasse di extraterrestri, anche per la presenza di un disegno riproducente la strana fisionomia di un uomo, battezzato col nome di Astronauta, che indossa una sorta di casco, perciò la teoria si è diramata nella supposizione che fossero Esseri Umani venuti dal futuro, e che avevano la possibilità di viaggiare nel tempo.
In tutto ciò, si è però scoperto che quella parte della popolazione peruviana fosse incredibilmente avanzata, eppure non è certo da dove derivasse questa loro stupefacente abilità, anche per il metodo adottato che ha consentito a questi disegni di sopravvivere ai millenni, al vento e alla forte erosione di quei luoghi. La tecnica impiegata, infatti, consisteva nell’utilizzo di ossido di ferro, o più precisamente venivano rimosse dal terreno le pietre che contenevano quel composto, così da creare un contrasto con la zona circostante e formare così un determinato disegno. Quindi, in pratica, una singolare tecnica illustrativa al contrario, un bassorilievo che solca nel terreno delle vere e proprie strade.
Ufficialmente le Linee di Nazca risalirebbero tra il 200 a.C. e il 600 d.C., tuttavia non è stato possibile confermare la datazione, quindi è stata associata a quella dei reperti ritrovati sul luogo che pare siano riconducibili a quel periodo, per le decorazioni e i disegni che sono molto simili alle linee tracciate sul terreno. Il primo disegno che fu scoperto, ed anche il più famoso, è il ragno (Costellazione di Orione), poi ci sono la scimmia con la coda a spirale (rappresenterebbe l’Orsa Maggiore), la lucertola e il colibrì (messaggero divino), un’orca, un delfino, un alligatore, nella maggior parte animali che hanno un certo legame con l’acqua.
Ed ecco il primo indizio su cui gli scienziati hanno lavorato, anche per la presenza di pozzi rinvenuti in prossimità di queste linee, i puquios, una sorta di buchi fatti a spirale che scendono nel terreno per la raccolta dell’acqua. Secondo le immagini del satellite, e tracciando uno schema dell’altopiano, si è scoperto che queste linee si collegavano ad una rete di acquedotti sotterranei, in sostanza erano un sentiero per raggiungere l’acqua e le zone abitate.
L’acqua era energia magica e vitale, ed è per questo che le Linee di Nazca diventavano percorsi di pellegrinaggio, si svolgevano cerimonie religiose dedicate alla fertilità, elemento primario poiché quelle popolazioni vivevano essenzialmente di agricoltura. Tuttavia, si è anche propensi ad identificare le linee come indicatori astronomici, in quanto mostravano a queste antiche civiltà il punto di alba e tramonto, gli allineamenti planetari, si determinavano i solstizi e gli equinozi, le eclissi e i momenti più propizi per la semina e il raccolto. Alcuni allineamenti sono identici alla struttura di Stonehenge, benché si trovi a migliaia di chilometri di distanza, pertanto questa duplice utilità delle Linee di Nazca rappresenta un sensazionale capolavoro di quella che, dopotutto, era una tribù primitiva.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 21 agosto 2017 ★