Misteri nella Grotta delle Fate scoperta a Frosinone
La Domus de Janas, o Grotta della Fate, scoperta a Coreno Ausonio (Frosinone), si trova a ridosso del Monte Schiavone, tuttavia non è facile da individuare, infatti anche una volta trovato l’ingresso, essendosi molto bene mimetizzato tra le rocce, non è tanto semplice da ritrovare comodamente. Davvero arduo, d’altro canto, per gli esploratori accedervi, anche se l’apertura si dispiega per circa 2 metri.
All’interno della grotta è presente un singolare sepolcro, perfettamente e incredibilmente squadrato (per l’epoca), scavato nel marmo, e si presenta come una sorta di vasca predisposta per essere chiusa da un grosso coperchio, con sopra disegnata una strana croce, antica, a doppia traversa. Ai lati del sepolcro ci sono dei fori scavati nella roccia, forse per contenere dei ceri od utensili, ma ci si domanda come mai, se l’ingresso della grotta è praticamente inagibile, come possa essere possibile che questo posto fosse un tempo frequentato dagli uomini.
La dotazione è incerta, come incerto è tutto quel che aleggia intorno a questa Grotta delle Fate… Della zona, sappiamo con certezza che il nome Coreno deriva da Kora Oinou (“terra del vino”) e da Korinem (letteralmente “clava di Ercole”, un Dio molto venerato da quelle parti, per il quale non molto lontano era stato eretto un tempio), mentre Ausonio è stato ripreso dagli abitanti che vivevano su queste terre, gli Ausoni.
Per quanto riguarda la domus, la correlazione con le Fate probabilmente deriva dal nome. Le Domus de Janas erano antichi sepolcri (come i dolmen) scavati nella roccia che diventavano dei veri e propri monumenti funerari, giungendo talvolta ad essere delle vaste necropoli, e Janas era il nome con cui venivano identificate le Fate nell’antichità. L’origine di queste strutture è sarda, e infatti dal sardo la definizione viene tradotta in “casa delle fate”.
La costruzione delle Domus de Janas risale al Neolitico (3000 a.C.), ed era la casa dei defunti, dove questi venivano trasportati dopo la morte: era considerata una casa a tutti gli effetti, in quanto la vita non finiva dopo la morte, si trattava di un semplice trasferimento. Questa domus però, ha più l’aria di essere destinata ad una divinità (forse proprio Ercole, benché sia precisamente un semidio), anche secondo i racconti e le leggende del luogo, che non la datano nella realtà storica a cui le Domus de Janas appartengono, considerando inoltre l’ubicazione, visto che appunto facevano parte delle tradizioni sarde.
La Grotta delle Fate a Coreno Ausonio è unica nel suo genere, non ne esistono di simili in nessun’altra parte d’Italia e del mondo, pertanto ad oggi è diventata un autentico mistero da risolvere. Tuttora oggetto di studio, per un certo periodo è stata lasciata all’abbandono, proprio per il mistero criptico che non si riesce a penetrare. Ad ogni modo, resta un tassello importante dell’archeologia preistorica, che può darci molte delle risposte che cerchiamo.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 21 giugno 2017 ★