Pika, il coniglietto magico che ha ispirato il personaggio animato Pikachu
Questa rara sottospecie di coniglio selvatico è stata scoperta nel 1983 ed è già in via d’estinzione, con soltanto 1.000 esemplari ancora presenti nella zona in cui è stato scoperto, sui monti Tianshan, nella regione dello Xinjiang a nord della Cina. Si è scoperto, in seguito, che si è adattato in buona parte dell’emisfero boreale, quindi oltre in Cina si trova in Russia, Mongolia, Giappone e Nord America, ma vive ad altitudini molto elevate, addirittura a 4000 metri, ed è per questo che è difficilissimo poterlo avvistare. In dieci anni, è stato avvistato appena una trentina di volte.
La prima foto di questo tenero animale fu scattata agli inizi degli anni ‘90, e fu chiamato “pika”, ispirando il celebre personaggio di un cartone animato, i Pokemon, il quale venne chiamato appunto Pikachu. Faccia da orsacchiotto, ha un’indole curiosa e sbarazzina, di una simpatia unica quando saltella tra le rocce.
Una lunghezza di circa 20 centimetri, il Pika è minuscolo e dolcissimo, vive proprio come un orsacchiotto tra i monti ma è tanto fragile e indifeso. Eppure, non vi è ancora alcuna organizzazione ufficiale che ne tuteli la salvaguardia, o che sia semplicemente dedicata allo studio di questa deliziosa razza che ben presto, purtroppo, scomparirà dalla Terra.
La causa primaria, comunque, è dovuta allo sfruttamento del suo habitat da parte degli allevatori di bestiame che fanno razzie dei pochi pascoli presenti, quindi gli impediscono di alimentarsi, e ovviamente all’inquinamento atmosferico che dopotutto non risparmia nessuno. Gli animali che vivono ad alta quota sono estremamente delicati e il Pika non fa eccezione.
Qualcuno ha tentato di allevarli in cattività, anche come animale domestico, dopo che la popolazione cinese ha scoperto l’incredibile dolcezza di questo animale, ma è stata una scelta oltremodo sbagliata. Infatti, in cattività non si nutrono e smettono di riprodursi, non si sa per quale ragione, ma è sicuro che gli animali selvatici devono restare nel loro habitat, tutti possibilmente, dato che a nessuno piace vivere in gabbia o recluso, e si dovrebbe imparare a rispettare la vita di ogni essere vivente, così come si rispetta la propria.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 19 maggio 2017 ★