“Se mi ami non piangere” ★ Un aiuto per chi non supera il dolore della perdita
Questa preghiera, la preghiera dei defunti è stata scritta da Sant’Agostino, alla morte della madre, ed è molto simile ad un’altra preghiera che egli ispirò, “La morte non è niente” che, sebbene venga spesso attribuita al Santo, fu invece scritta da Henry Scott Holland, intorno alla fine del 1800. Ma, mentre in “La morte non è niente” si parla dei sentimenti del defunto per la persona cara che ha lasciato sulla Terra, cercando di rassicurarla sulla sua presenza che non svanirà mai, in “Se mi ami non piangere” si decanta perlopiù il nuovo mondo abitato, pieno di luce e meraviglie, una meravigliosa casa dove non esiste la morte, fonte inesauribile di amore e felicità.
In base a ciò, il defunto esorta la persona lasciata a non essere triste, ma anzi ad essere felice per lui, per la vita luminosa e incantata che adesso sta vivendo, in un oceano di grazia e bellezza che non ha visto mai, pertanto non c’è alcun motivo di piangere, solo di aspettare. Aspettare di ricongiungersi, in quell’autentico paradiso che non ha nulla a che vedere con la Terra, un orizzonte senza fine dove la luce non ha limite, invade e penetra tutto ciò che la circonda.
È un grande aiuto per coloro che non riescono a superare la separazione brutale, che si sentono persi e irrimediabilmente tristi, perché attraverso queste parole si può diventare più fiduciosi, sopprimere il senso di solitudine e soprattutto il dolore. Così, le lacrime non saranno più di sofferenza ma di soffice gioia, di alleggerente speranza, nella certezza che prima o poi ci si rincontrerà, e allora sarà per sempre.
“Se mi ami non piangere” viene generalmente presa come una poesia, anziché una preghiera, però di fondo lo potrebbe anche essere, tenendo conto dei versi poetici che ricordano poco la stilizzazione piatta ed essenziale di una qualunque preghiera. D’altronde, Agostino d’Ippona non era soltanto vescovo ed uomo di chiesa, era un filosofo, scrittore e saggista, che nella sua vita ha scritto innumerevoli testi, e non solamente canonici.
Se poi consideriamo che in giovane età era pagano, così come la sua famiglia d’origine, la sua opera acquista ancora più valore, poiché interamente sentita, dovuta ad una scelta personale, e spirituale, e non già radicata e quindi in un certo senso indotta. Fu parte attiva, della nuova religione abbracciata, dato che non si limitò a professare, scrivere o predicare, ma si batté anche per i diritti e la libertà altrui. Un grande uomo, prima di essere un santo.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 25 agosto 2016 ★